Quando la palestra diventa maniacale

Vi sarà sicuramente capitato di sentire di persone che fanno colazione con una dozzina di albumi d’uovo o che prestano un’attenzione ossessiva al cibo, o di coloro che frequentano la palestra in modo compulsivo, magari anche con più sedute al giorno o di ultra quarantenni convinti di poter ritornare giovani praticando attività fisica come fossero
dei ragazzini.
Sappiate che se fino ad ieri li avete considerati una nicchia di fanatici del fitness, dovete ricredervi, perché non si tratta né di fanatismo né tantomeno sono una piccola percentuale.

Secondo L’Istituto di Medicina dello Sport (FMSI) di Torino, infatti, queste persone rappresentano il 20 / 30% degli abituali frequentatori delle palestre italiane e sono affette da una vera e propria malattia, anzi, i disturbi sono tre.
Vigoressia o Complesso di Adone:

Il vigoressico ha l’esigenza di vedersi bene piuttosto che di sentirsi bene e ciò lo porta ad una ricerca ossessiva di tecniche e metodi per sviluppare muscoli sempre più grandi ma di cui non è mai soddisfatto abbastanza. Una sorta di anoressia al contrario.
Gli atteggiamenti più comuni che denotano la presenza di vigoressia sono: allenamenti frequenti ed estenuanti in palestra, l’esigenza di specchiarsi continuamente per verificare i risultati conseguiti, sottoporsi a diete iperproteiche, pesarsi in continuazione, il forte utilizzo di integratori e nei casi più gravi il ricorso all’uso di farmaci anabolizzanti.

Ortoressia: Apparentemente si tratta di una “mania nutrizionale”, in effetti l’ortoressico è ossessionato da un’alimentazione che gli consenta di mantenere e migliorare il suo stato di salute, che lo purifichi e lo elevi allo stato di perfetto salutista.
I sintomi più comuni sono: la paura di contaminare il proprio corpo, l’esigenza di conoscere ogni singolo ingrediente contenuto negli alimenti, profondo senso di colpa quando trasgredisce dalla dieta, necessità di programmare ogni singolo pasto, difficoltà di relazione con le persone che mangiano in modo normale.
Sindrome di Highlander: A soffrirne sono gli over quaranta con una spiccata tendenza alla competizione, all’autostima e alla ricerca della sensazione di benessere. Queste persone hanno la convinzione che l’esercizio fisico le possa preservare da qualsiasi patologia. Si tratta di individui che continuano dopo l’agonismo praticato in età giovanile oppure di chi, lasciata l’attività fisica, la riprende in età avanzata, o di sedentari che pretendono di diventare atleti tutto in una volta.

Il consiglio è di mantenere una sana passione per l’esercizio fisico e di affidarsi sempre a professionisti esperti e qualificati.

Fonte: InForma -Ecologia del Benessere- Salute e Sport